TERMOVALVOLE DA GENNAIO MULTE FINO A 2500 EURO
La data non si può dire che non fosse stata annunciata il 31 Dicembre scade il termine utile, negli edifici che hanno un impianto di riscaldamento centralizzato, per installare i sistemi di termoregolazione e contabilizzazione del calore. A imporre l'obbligo è una direttiva comunitaria che chiede oltretutto la predisposizione di sanzioni efficaci ed esaustive. Complici i ritardi nella definizione della normativa e le conseguenti false aspettative di proroga non è mai arrivata anche perchè comporterebbe un'infrazione da parte del Governo di una disposizione comunitaria- sono molti ancora i condomini che non si sono messi in regola. La corsa dell'ultimo minuto per adeguare gli impianti prima dell'accensione stagionale del riscaldamento ( le termovalvole possono essere applicate ai radiatori solo se questi sono scarichi di acqua) ha comportato un eccessivo sovraccarico di lavoro per le ditte specializzate, che non sono riuscite a rispondere a tutte le richieste di intervento, anche e a volte a causa dell'impossibilità di reperire sul mercato i dispositivi da installare. Il risultato però è che dalla notte di San Silvestro chi non è a norma rischia pesanti sanzioni. Tutti i proprietari di un edificio condominiale. la cui assemblea non abbia deliberato e fatto eseguire per tempo i lavori, sono esposti a un'ammenda che va da 500 a 2.500 euro per ogni unità immobiliare. Importante sottolineare che la responsabilità ricade sui singoli proprietari. Il sistema di verifica è lo stesso che regola le ispezioni di efficienza energetica delle caldaie, ogni anno, nel caso degli apparecchi condominiali, che superano una certa potenza, il manutentore sottopone a un check l'impianto e stila il rapporto di controllo, che viene trasmesso alle Regioni. Le ispezioni scattano a campione e sono disposte dalle Provincie e dai Comuni sopra i 40 mila abitanti: le ammende toccano all'ente regionale, dove sono attivi i catasti che mappano lo stato dell'arte ovviamente è più facile individuare i palazzi non a norma. Il nodo della termoregolazione e contabilizzazione è fra i problemi bollenti sul tavolo del nuovo governo, nelle ultime settimane si sono rincorse tante voci che ventilano soluzioni alternative, nell'impossibilità della proroga, come una riduzione delle sanzioni al 5% dell'importo minimo fino alla primavera 2017 o un posticipo nell'applicazione delle ammende a fronte di irregolarità rilevate. Un'ipotesi che potrebbe avere qualche fondamento è che si decida di concedere ai condomini fuori norma la possibilità di autodenunciarsi, pagando una cifra equivalente a un ravvedimento operoso, c'è da dire però che è facile che le situazioni di non conformità inizino a venire al pettine non prima di settembre e ottobre cioè quando i manutentori incaricati alle ispezioni verificheranno le caldaie e segnaleranno la cosa nei rapporti di controllo. Quindi c'è ancora un pò di tempo per correre ai ripari, da evitare la ricerca di una scappatoia in una relazione tecnica che attesti l'impossibilità pratica o la non convenienza per l'edificio di rispettare l'obbligo imposto dalla direttiva, questa condizione riguarda i singoli casi che devono essere accertati con serietà e da un professionista. I controlli potranno essere severi anche e soprattutto su questo fronte.
.png)





