CASA IN 5 ANNI CANONI DEGLI AFFITTI CALATI FINO AL 30 %
Il mercato degli affitti è molto cambiato rispetto a 5 anni fa, il canone può essere anche il 30% inferiore, la cristi ha segnato il mercato delle locazioni abitative e il confronto con i dati di fine 2010 ci mostra una dinamica negativa in 9 capoluoghi di provincia su dieci, in controtendenza c'è solo una decina di capoluoghi di piccole e medie dimensioni, che registrano incrementi entro il 3%. Sono dei dati medi ma consentono comunque di cogliere il trend generale.Sul mercato hanno agito due forze contrapposte negli ultimi anni, da un lato la difficoltà a ottenere un mutuo che ha ingrossato le file di chi cerca un'abitazione in affitto, dall'altro lato la crisi economica ha fiaccato la possibilità di spesa degli stessi inquilini. Si prevede che per i prossimi due tre anni i canoni rimangano invariati con qualche incremento nei centri universitari e nelle città d'arte e l'aumento delle richieste di mutuo registrato negli ultimi 12 mesi non fa che rafforzare questa tendenza. Negli ultimi 5 anni il calo dei canoni è stato accompagnato dalla stretta fiscale sul mattone, iniziata con l'arrivo dell'IMU nel 2012 e proseguita con 4 anni di aumento delle aliquote comunali. L'inasprimento fiscale è stato spesato dai proprietari, vista l'impossibilità di trasferirlo sui conduttori, anche se non si può dire che tutti gli inquilini ci abbiano guadagnato, perchè il calo dei canoni si è sentito solo sui nuovi contratti e su quelli rinegoziati. Tutto questo ha condizionato anche le formule contrattuali scelte dai proprietari e inquilini, l'anno scorso in Italia è stato registrato poco più di un milione di locazioni abitative, anche se l'analisi si concentra sulle 821 mila case per le quali è stato possibile incrociare i dati reddituali e catastali. I classici contratti liberi 4+4 coprono il 60% del mercato, mentre gli affitti concordati sono il 20% del totale, il resto si divide tra contratti transitori e per studenti.
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