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22 febbraio
L’identikit dell’agente immobiliare? Lo traccia Marco Bartolucci: 30 anni ed esperienza ultra decennale
Il proprietario dell’Immobiliare Bartolucci a Firenze: “Siamo consulenti che accompagnano il cliente in tutto e per tutto. Fino alle volture sulle utenze”
“Un buon agente immobiliare deve essere assolutamente imparziale, affidabile e corretto. Deve essere un consulente che accompagna il cliente in tutto il processo di acquisto o di vendita, offrendo anche servizi aggiuntivi come consulenza sul mutuo, certificazioni urbanistiche e catastali, volture sulle utenze. E diventare quindi un punto di riferimento per ogni necessità che possa successivamente presentarsi”.
L’identikit lo traccia Marco Bartolucci, 30 anni, dell’Immobiliare Bartolucci in via dell’Olivuzzo 5, a Firenze: “Dove sono nato e cresciuto” riprende Marco. In una città “a cui mi sento molto legato – dice convinto - sia per le sue caratteristiche sia per la sua tradizione”.
In primavera sposterà la sede nei nuovi uffici in via Baccio da Montelupo 75, sarete tutti invitati all'inaugurazione (seguite gli aggiornamenti sulla pagina Facebook).
Poi… si descrive: “Sono una persona di natura tranquilla, abbastanza inquadrata e metodica, sempre sorridente e molto positivo in tutto quello che faccio e in quello che programmo di fare. Mi piace stare in compagnia con gli amici a cui tengo molto e che hanno un ruolo importante nella mia vita. Sono un tipo sportivo, vado in palestra regolarmente e ho una grande passione per il golf, che pratico da quasi 10 anni, prima di questo giocavo a calcio”.
Ha iniziato presto, prestissimo nel settore immobiliare. E’ giovane, ma ha già oltre dieci anni di esperienza: “Ho mosso i primi passi appena finita la scuola superiore, all’età quindi di 19 anni. Prima lavorando presso un’altra agenzia poi, nel 2012, ho aperto la mia. Mi sono diplomato come ragioniere e programmatore, ma preferivo un lavoro che mi permettesse di avere il contatto con le persone e di non stare chiuso in un ufficio tutto il giorno. In più mio zio fa il costruttore ed ho quindi pensato di unire le due cose. Oggi sono specializzato nel settore residenziale semplice e nelle nuove costruzioni, avendo la possibilità di lavorare con diversi costruttori”.
La vendita e l’acquisto di una casa variano, secondo Marco, in base alla situazione: “Dipende da chi è l’acquirente/venditore. Quando ho a che fare con un costruttore o un investitore vedo l’operazione in sé soprattutto come una forma di business, sono contento per la transazione andata a buon fine ma finisce lì. Se invece ho a che fare con un privato che acquista un immobile per sé, o nel caso frequente del genitore per il figlio (specialmente se sono giovani come me), riesco a immedesimarmi nelle emozioni che provano nell’acquistare la loro prima casa. Cerco in tutti i modi di soddisfare le esigenze di entrambe le parti”.
Insomma, Marco è uno che nel suo lavoro mette cuore: “Facendo questo lavoro si ha modo di incontrare molte persone e con alcune di esse nascono legami ed anche amicizie. Con una cliente in particolare siamo diventati amici, dopo aver venduto il suo immobile l’anno scorso a Natale, ha iniziato a consigliarmi ai propri amici che volevano vendere o acquistare casa ed io faccio lo stesso per la sua attività. Questa penso sia una delle soddisfazioni più grandi che possa avere un agente immobiliare”.
Marco che, quindi, è proprietario di se stesso, del suo tempo e delle sue sfide. Ma a volte stare da soli un po’ pesa. Ed ecco arrivare l’esperienza di Rete Toscana Casa: “In RTC ho trovato un supporto a 360 gradi, a partire dall’aumento delle collaborazioni, dal confronto su qualunque questione con colleghi che hanno i miei stessi principi lavorativi e dai servizi aggiuntivi che posso offrire ai miei clienti. Fare gruppo è diventato fondamentale oggi giorno per offrire e garantire al cliente una miglior esperienza possibile: tutto questo grazie a Rete Toscana Casa”.
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