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  • 28 dicembre

    Un po’ agente immobiliare… un po’ psicologo. L’importanza della formazione

    Il settore immobiliare è senza dubbio uno di quelli in cui una formazione di questo tipo è utile. Essenziale potremmo dire

    Sempre più spesso chi si trova a lavorare a contatto con le persone ha bisogno di avere una formazione adeguata anche da un punto di vista psicologico.

    Accanto alle caratteristiche proprie di empatia, del sapere entrare in contatto con il prossimo, serve anche (soprattutto per quanto riguarda attività altamente professionalizzate) avere nozioni specifiche.
    Il settore immobiliare è senza dubbio uno di quelli in cui una formazione di questo tipo è utile. Essenziale potremmo dire.

    Lo sanno bene in Rete Toscana Casa, che nel 2018 ha dato vita a un progetto formativo di comunicazione persuasiva con Matteo Marini, psicoterapeuta e psicologo del lavoro.

    Ma di cosa stiamo parlando? La comunicazione persuasiva è una specifica tipologia di comunicazione finalizzata al fine di sviluppare l’abilità di risultare più incisivi e convincenti nei confronti degli altri quando si tratta di promuovere un prodotto, un concetto, un’idea. O, come in questo caso, una casa.

    Questa tipologia di comunicazione consente appunto di: riconoscere la tipologia di cliente basandosi su fattori verbali, corporei e non verbali; creare un legame professionale solido col potenziale cliente; capire i desideri i sogni e i limiti del potenziale cliente e saperlo influenzare con modalità etiche e non manipolatorie; attribuire la giusta forza al proprio discorso in maniera efficace; avere più probabilità di concludere la negoziazione.

    In quattro mesi quindi, in RTC si sono svolti incontri specifici: presentazione del progetto e creazione del gruppo formativo – introduzione alle scorciatoie del pensiero (euristiche); gestione dello stress e approfondimento delle scorciatoie del pensiero (euristiche); tecniche ipnotiche nella persuasione e comunicazione non verbale; profilazione del cliente secondo il modello di Lowen e azioni comunicative calibrate.

    Il tutto, è bene precisarlo ulteriormente, non certo per “costringere” l’interlocutore tramite chissà quali artifici, quanto invece per entrare in maggiore sintonia. Per mettersi nei panni dell’altro. Per stabilire un rapporto franco e finalizzato all’obiettivo finale: che in questo caso è l’acquisto o la vendita di un immobile (che implica anche tante emozioni, tensioni, paure) con il massimo della soddisfazione e della tranquillità.

    Autore: Rete TOSCANA Casa
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