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  • 13 dicembre

    Mercato immobiliare, presente e futuro: le valutazioni del direttore organizzativo RTC Emanuele Colzi

    Investimento o residenza? Come (e dove si trovano) gli annunci immobiliari? In che modo influiscono le politiche sui mutui? Quali le prospettive future...

    E’ una riflessione a 360 gradi quella che facciamo con Emanuele Colzi, titolare dell'agenzia immobiliare Il Pianeta Casa a Scandicci e direttore organizzativo di Rete Toscana Casa.

    Cosa vuol dire fare, secondo lei, fare l’agente immobiliare oggi?

    “Noi vorremmo dare un servizio. Quindi offrire professionalità: non c’è più l’agente immobiliare, ma parliamo di consulente immobiliare. Che deve dire cosa fare, quando farlo e come farlo. Che deve cercare di entrare in empatia con il cliente per cercare di capirne le esigenze. Essere meno venditori e più consulenti, che ormai devono avere una vasta conoscenza in vari campi: legale, tecnico, edile. Anche psicologico…”.

    Come si muove oggi il mercato immobiliare?

    “Internet e web per la stragrande maggioranza. Ovviamente cambia di zona in zona: e comunque chi è sul mercato da tempo, se ha lavorato bene, ha una sorta di rendita di posizione”.

    E come è presente Rete Toscana Casa sul web?

    “Con un sito internet (e profili social collegati) che è una piattaforma condivisa  con gli immobili di tutte le agenzie associate. Parliamo di migliaia di immobili (2.400): si va dal monolocale in centro, al Castello, alla Villa, alla fattoria, al negozio, al capannone. Insomma, c’è di tutto: in  questo momento abbiamo anche un lago di pesca sportiva da vendere…”.

    Quali le tendenze che possiamo individuare in questo periodo storico?

    “Il mercato si muove. Per un 70% prima casa e per il 30% seconda casa-investimento. Centro storico di Firenze ad esempio è stato molto trainato dal fenomeno degli affitti turistici, molti stranieri hanno investito. Per un australiano, un belga, un francese è facile acquistare da noi: loro hanno costi tripli nei loro Paesi. In centro bilocali e trilocali sono spariti dal mercato ,ed è impossibile trovare un affitto per famiglie. Un centro che peraltro si è allargato lungo il percorso della tramvia”.

    In provincia invece?

    “Qui sono più spesso prime case. I prezzi sono ancora diminuiti, le vendite sono aumentate nel 2017 (i dati Fiaip ci parlano di un +5%)”.

    Il nuovo come va?

    “Il nuovo è stato “digerito” quasi tutto. Le imprese edili hanno ricominciato a costruire”.

    Prezzi al metro quadro?

    “Stanno salendo anche in maniera eccessiva perché c’è poca offerta e molta domanda in alcune zone di Firenze città. Esempio? Se voglio un trilocale in città sui 60 metri quadri si va dai 170 ai 250mila euro. Poi, ovviamente, dipende da posizione, servizi, condizioni …”.

    A proposito di prezzi, quando è complicato far capire il valore di mercato di un immobile al cliente?

    “E’ una delle cose più complicate. Bisogna essere coscienti dei prezzi del momento. Per fare la valutazione di una casa guardiamo case simili vendute in tempi recenti, poi facciamo una analisi a tutto tondo. Il prezzo può variare per tanti fattori: ma non si può, ad esempio, ancorarsi a quanto si è speso anni e anni addietro”. 

    Quanto incidono sul mercato immobiliare le politiche bancarie?

    “Molto. Se non danno i mutui è un problema. Anche perché fino ad ora anche chi aveva i soldi preferiva il mutuo, visti i tassi. E le banche i mutui li stanno ancora dando: ma la fine del quantitative easing, ormai alle porte, in questo senso è un rischio concreto”.

    Guardiamo infine nella palla di vetro. Come immagina il futuro? Il “mattone” tornerà a essere anche forma di investimento?

    “Se mi posso sbilanciare potrei dire di sì: si torna a preferire il mattone rispetto ai prodotti finanziari. O almeno lo si utilizza per diversificare.  Ad esempio, l’imprenditore di 40-50 anni è tornato a cercare immobili per investire: qualche anno fa non accadeva”.

    Autore: Rete TOSCANA Casa
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