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  • 28 marzo

    MUTUO: QUANDO E' DAVVERO CONVENIENTE?

    Oggi chi si appresta a richiedere un finanziamento per acquistare casa è letteralmente bombardato di offerte, le banche fanno a gara ad accaparrarsi clienti con proposte sempre più competitive, ottenere il mutuo migliore significa in primo luogo sapere che contratto si sta stipulando, valutando diversi parametri. Gli italiani sono molto attenti al tema dell'affidabilità creditizia infatti secondo un'analisi la maggior parte dei soggetti analizzati è consapevole che gli istituti di credito richiedono un'affidabilità creditizia per erogare un mutuo e che effettuano verifiche per capire la solvibilità del cliente. Si tratta di un primo passo verso un'educazione finanziaria diffusa, che favorisca la consapevolezza dei consumatori verso tutte le informazioni legate al mondo del credito. Per quanto riguarda il mutuo ci sono diversi indicatori che aiutano a capire se il prodotto che ci interessa è davvero conveniente, indipendentemente dalla tipologia di tasso che può essere fisso, variabile o misto. Il valore del tasso applicato dalla banca è dato dalla somma di 'spread' e valori dei rispettivi indici di riferimento ( Eurirs per il fisso e Euribor per il variabile), lo spread è la maggiorazione sul tasso di interesse base e di fatto costituisce il guadagno della banca. Questa percentuale resta fissa per tutta la durata del finanziamento, per cui più è basso il valore dello spread, più contenuta sarà la rata. Solitamente lo spread è legato al rischio per cui maggiori sono le garanzie offerte alla banca e più bassa la percentuale applicata. Lo spread poi sommato al tasso di riferimento base, costituisce il Tan ( Tasso annuo nominale) cioè il tasso che permette di calcolare gli interessi delle rate. Per avere una panoramica completa del costo totale del finanziamento è necessario conoscere il Taeg, che somma al Tan le altre spese incluse nel mutuo, come l'istruttoria, spese di gestione e incasso e quant'altro previsto. Tasso variabile, fisso, o misto? questa è l'altra grande incognita da affrontare, il tasso fisso è quello ancora preferito tra i consumatori che apprezzano la garanzia di una rata costante nel tempo. Secondo le previsioni del Liffe di Londra, l'Euribor tornerà a valori positivi non prima del 2019 e all'1% non prima del 2022, anche arrivato a questi livelli si manterrà ugualmente più vantaggioso rispetto a un tasso fisso, gia oggi all' 1,32%. Infine esiste la possibilità di richiedere prodotti a tasso misto, una tipologia di finanziamente un pò meno nota, i mutui di questo tipo prevedono una componente fissa di tasso e una variabile, oltre a una o più scadenze (due, cinque o dieci anni) al termine delle quali è possibile rinegoziare le condizioni iniziali. Nel caso di mutuo di  durata relativamente breve, si può approfittare delle condizioni favorevoli del tasso variabile con l'Euribor che rimarrà probabilmente molto basso ancora qualche anno e in seguito assicurarsi un tasso fisso per la parte che riguarda il rimborso del capitale.

     

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