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17 febbraio
COSI LA CASA DIVENTA ANTISISMICA: GUIDA AGLI INTERVENTI PIU' EFFICACI
Ci sono diversi interventi da poter utilizzare, dall'inserimento di catene per migliorare il collegamento fra pareti, tetti e coperture al rinforzo delle fondamenta, anche con pali di consolidamento, che aiutino l'appoggio del fabbricato; dalla stabilizzazione della muratura con iniezioni di miscele specifiche all'applicazione di fibre innovative per consolidare le volte. Poi ci sono opere più profonde eseguite a fronte di ristrutturazione complete e in particolare nel caso di edifici in cemento armato, che prevedono ad esempio l'inserimento di molle o gomme a livello delle fondamenta cosi da creare un cuscinetto che attenua l'impatto dell'onda d'urto del sisma. Il primo passo per valutare quando occore intervenire è ricostruire la storia dell'edificio: mettendo a confronto l'anno di costruzione con il territorio in cui è ubicato è possibile capire se vigevano norme vincolanti in materia antisismica. Allo stesso modo la presenza di tetti sporgenti (cioè che scaricano il peso sui muri portanti) o di forme architettoniche irregolari che sono caratterizzate da restringimenti nelle parti superiori dell'edificio o con aperture interne o esterne eseguite in epoche successive alla realizzazione o in modo disordinato, può essere sintomo di fragilità da verificare. Quando in un muro appare un'aoertura dopo un terremoto o dove non si era mai esistita prima è bene non sottovalutarla, tanto più se si tratta di un fabbricato storico, che alle spalle ha una storia complessa e che, nel corso della sua esistenza ha subito rimaneggiamenti e modifiche, ritenute necessarie per ragioni funzionali ma che magari si sono rilevate incongrue alle sue caratteristiche strutturali e possono aver finito per svincolare elementi in origine agganciati. Scegliere bene a chi affidarsi è fondamentale: la figura di riferimento è in genere, un ingegnere strutturista, con esperienza nella progettazione antisismica affiancato da un esperto in restauro architettonico, se la casa è d'epoca, a seconda dell'età della casa infatti cosi come il materiale con cui è realizzata può cambiare il tipo di opere da eseguire. Se le case sono in legno richiedono attenzione soprattutto nel dimensionamento e nelle fondamenta, per il cemento la verifica della qualità del calcestruzzo è imprescindibile. Una volta individuato il problema le soluzioni ci sono, a seconda dei casi gli interventi possono essere più o meno invasivi e costosi: un conto è un miglioramento sismico, altro è un adeguamento profondo, che porta performance di un fabbricato esistente al pari di quello di una struttura nuova e che può incidere anche fra il 35 e il 50% sui costi dell'intervento. Consultanto i capitolati predisposti per la ricostruzione dell'Aquila, per il miglioramento invece si va da poche centinaia di euro al mq per l'inserimento di vincoli e collegamenti a cifre che superano il migliaio di euro nel caso di rinforzi e rifacimenti di muri e pareti. Per un condominio, si tratta di lavori che impattano cosi come cambiare un tetto o rifare una facciata. Uno degli interventi più diffusi ed efficaci è inserire connessioni per vincolare bene tutti gli elementi costruttivi, in corrispondenza di solai e coperture, di muri portanti e tramezzi. La casa a fronte di una scossa deve comportarsi il più possibile come una scatola ben assemblata. I collegamenti ovviamente funzionano se i muri si presentano in buono stato di coesione e se solai e coperture sono ben realizzate, con un peso adeguato ai carichi, alcune scelte possono poi incidere in modo positivo, come applicare coperture di legno, materiale leggero utilizzato nella tradizione, si possono poi migliorare le proprietà meccaniche della muratura, i sistemi sono tanti, come l'inserimento di intonaci armati ( che possono essere in fibra di materiale composito non necessariamente in armature metalliche) o la stilatura di giunti di malta, riempiti con altre malte cementizie o a base di calce per aumentarne la resistenza. Altre volte per collegare gli strati di cui può essere composta una pareti in muratura è possibile introdurre barre di acciaio o in fibra. Fondamentale è la compatibilità cioè che il materiale scelto si sposi bene con quello d'origine. Il Giappone è il paese più avanzato del mondo su questo campo in quanto il rischio sismico ha imposto da tempo lo sviluppo di tecnologie all'avanguardia al punto che non è infrequente vedere costruzioni in legno, in genere di alto valore architettonico, che vengono spostate per permettere il consolidamento delle fondamenta, anche con l'inserimento di molle o suporti di gomma e poi ricollocate nella posizione originaria, anche in Italia comunque la ricerca avanza con proposte innovative, l'ultima è quella che arriva da un gruppo di ricerca del dipartimento di ingegneria civile ambientale e dei materiali dell'Università di Bologna, in collaborazione con ricercatori del California Institute of Technology e del Politecnico di Zurigo. Il team ha studiato una metabarriera sotterranea costituita da materiali in grado di assorbire le vibrazioni. La struttura, posizionata nel terreno antistante a un'abitazione o un'infrastruttura in caso di terremoto riesce ad attrarre, ridirezionare e assorbire l'energia delle onde sismiche di superficie: frequenze che possono al contrario distruggere un fabbricato. Un team di ricerca dell'Università di Pavia ha ottenuto da poco il brevetto europeo per la soluzione che si inserisce nel più ampio progetto europeo Insysme e che punta alla messa in sicurezza delle murature non strutturali della casa, come le tamponature o i tramezzi, in pratica vengono inseriti fra i pannelli del muro di scorrimento in materiale polimerico: inserzioni che servono a smorzare l'azione sismica della tamponatura. Inoltre è previsto l'inserimento di una speciale malta deformabile fra i telai di cemento armato portanti e i pannelli della muratura che aumenta in caso di scossa la dissipazione dell'energia.
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