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  • 26 gennaio

    RAITING CERTIFICATI E " MUTUI VERDI" FANNO CRESCERE IL MERCATO DELL'EFFICIENZA

    Nuovi strumenti di rating, mutui verdi e possibile accoppiata con gli interventi anti sismici, in Italia e in Europa stanno avanzando alcune iniziative che mescolano l'ambito istituzionale e quello privato, pronte a dare una nuova linfa agli interventi di efficienza energetica un mercato che nel 2015 ha dato vita in Italia a un giro d'affari di 5,63 miliardi. Sul primo fronte, nell'ambito della strategia Ue "Horizon 2020", sta per nascere Trust EPC South, in pratica si tratta di un tool che quando sarà commercializzato, non prima del 2018, offrirà al mercato una certificazione capace di esprimere la profittabilità e il margine di rischio degli investimenti in efficientamento. Il diretto di LifeGate Stefano Corti spiega che si stanno muovendo su due direzioni, selezionando degli interventi pianificati in ambito privato in cui testare la metodologia di valutazione e in seguito partire con una serie di incontri in cui presentare la soluzione agli attori interessati. Banche, fondi, ed enti finanziatori pubblici praticamente sono in cima alla lista dei soggetti che sulla scorta di questo raitinf, dovrebbe allargare le maglie del credito. L'adozione di sistemi omogene di valutazione viene accolta positivamente dal mercato a partire dalle Energy service company, il presidente dell'associazione di categoria AssoESco e fondatore di Tera Energy ammette che gli istituti al giordno d'oggi valutano la concessione del credito con strumenti tradizionali e quando la Esco presenta una buona solidità propria e la società cliente risulta affidabile ed affermata, ci sono pochi problemi. Nel segmento della piccola impresa e nel caso di lavori di piccolo taglio, sotto il milione di euro, si fatica ancora a trovare le porte aperte. Assoesco ha sottoscritto un protocollo di collaborazione con l'Ance per favorire gli interventi su un altro versante puntando a selezionare alcune case history in cui si dimostra la convenienza ad abbinare interventi di efficienza energetica a quelli di adeguamento sismico, mostrando i risparmi ottenuti sul fronte energia nel lungo periodo possono ripagare in tutto o in parte quelli sulle strutture grazie ai risparmi ottenuti. Mostrando questi risultati agli Enti locali si prova a coinvolgere nel mercato edifici sostanzialmente esclusi ad oggi, ossia il terziario pubblico composto da uffici e scuole. Sempre in Europa sta procedendo un'iniziativa rivolta al segmento consumer all'interno dell'Ecbc, gruppo di lavoro che fa parte dell'European Mortgage Federation, sorta di Abi europea che racchiude tutti i più grandi istituti attivi nel settore mutui, il segretario generare dell'Ecbc spiega che il loro obiettivo finale è che le banche strutturino prodotti come i mutui green all'interno dell'offerta rivolta alle famiglie, cioè finanziamenti ipotecari concessi a condizioni vantaggiose, quando l'importo serva a finanziare lavori di efficienza che alzano la classe energetica, contestuali o slegati dall'acquisto dell'abitazione. Tra le prime ipotesi c'è quella di ipotizzare piani di ammortamento in cui, una volta raggiunti obiettivi di risparmio previsti, il tasso di interesse si abbassi automaticamente. Bearlot aggiunge che sono alle battute iniziali e ci vorranno mesi prima che tutto ciò si traduca in realtà ma si vuole dimostrare alle banche che conviene anche a loro poichè l'abitazione su cui è iscritta ipoteca acquista valore con un conseguente beneficio per l'istituto a livello di attivi di bilancio. Nell'unione europea oggi gli edifici sono responsabili del 40% del consumo di energia e per il 36% dell'emissione di CO2 nell'aria, secondo l'UE per raggiungere gli obiettivi comunitari di riduzione del 20% dei gas serra rispetto al 1990 occorrerebbero 100 miliardi di investimenti privati nei prossimi 4 anni.

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