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  • 19 luglio

    CEDOLARE AFFITTI PIU' CONVENIENZA IN TRE CASI SU QUATTRO

    Per rispondere a questa domanda si devono rimettere in fila le condizioni che determinano la convenienza o meno della tassa piatta, anche se per i contribuenti che dichiarano un redditto annuo superiore ai 28 mila euro l'opportunità di scegliere la cedolare secca non dovrebbe essere in discussione. Oltre questa fascia però si colloca meno della metà dei proprietari di case affittate, nell'unica volta che le Finanze hanno fornito la ripartizione per scaglioni di reddito dei privati locatori di abitazioni, si è visto che il 19,5% si trovava nella fascia fino a 10 mila euro e il 37,8% in quella tra 10 mila e 26 mila euro. Su queste due fasce si concentra allora l'analisi, la cedolare secca è un'imposta sostitutiva che rimpiazza l'IRPEF, le sue addizionali comunali e regionali, l'imposta di registro e di bollo. Si paga sul canone, senza deduzioni forfettarie e l'aliquota sui contratti a canone libero è pari al 21% mentre quella sui contratti a canone concordato è stata ridotta al 10% per il periodo 2014-2017 mentre a regime è il 15%. L'aliquota al 10% è sempre conveniente tranne che nel caso del contribuente che ha forti detrazioni da sfruttare, tra l'altro come la cedolare con aliquota al 15% sarebbe quasi pari alla tassazione ordinaria per i contribuenti del primo scaglione IRPEF quindi sarebbe opportuno pensare, per agevolare la diffusione dei contratti a canone concordato, o ad una proroga o a una stabilizzazione della riduzione al 10% vista la quantità di proprietari che si trova entro questo range reddituale. Chi ha già in cordo un contratto a canone concordato non ha quasi mai motivo di non scegliere la cedolare e si spiega anche dal notevole aumento registrato dei contratti con questa opzione nello scaglione dei contribuenti che dichiarano fino a 15 mila euro. Un discorso simile vale per i contratti a canone libero, anche se in questo caso il divario tra i due regimi fiscali è meno marcato. In questo caso va ricercato tra i proprietari che affittano a canone libero e dichiarano redditi inferiori a 15 mila euro la pattuglia degli irriducibili che restano a tassazione ordinaria. Insomma il gradimento per la cedolare secca ha dimostrato un notevole aumento anche nel 2015.

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