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  • 15 gennaio

    Mercato immobiliare: focus su Siena

    In città grandi opportunità legate a nuove aree edificabili, in provincia Montalcino e la Val d'Orcia rappresentano un investimento sicuro

    Una panoramica sullo stato di salute del mercato immobiliare dell’intera Toscana utile a dimostrare che, dopo anni di stallo, stanno lentamente aumentando le compravendite nonostante i prezzi rimangano stabili o siano ancora in leggero ribasso. Questo è il focus della nuova rubrica che Rete Toscana Casa ha deciso di creare come una sorta di vademecum sia per i professionisti del settore immobiliare sia per tutti coloro che sono interessati a vendere o acquistare casa.

    Questa settimana ad illustrare l’andamento del mercato contestualmente al territorio sul quale opera è Simone Signorini, titolare della agenzia Signorini & Brokers Immobiliare a Siena, che da circa un anno è entrato a far parte della grande famiglia di Rete Toscana Casa.

    “Lavoro nel campo immobiliare da oltre trent’anni – spiega Simone Signorini - e il nostro staff si compone di una vera e propria rete di impresa poiché mettiamo a disposizione della nostra clientela varie professionalità che possono seguire il cliente sia durante che nel post vendita. Tutto per un vero “chiavi in mano”. All’interno del nostro ufficio abbiamo infatti anche architetti di interni, pronti a trovare la giusta soluzione di ripartizione interna, di visione con arredi e altre decorazioni. I nostri tecnici invece, che comprendono geometri di cantiere, muratori, idraulici, elettricisti, mostre di piastrelle e falegnami possono, insieme ai nostro architetti, fornire la risposta certa e sicura per una ristrutturazione completa di qualsiasi tipologia di alloggio. Abbiamo una doppia sede, sia a Siena che a Poggibonsi, e operiamo principalmente sul territorio della provincia senese. Per quanto concerne il capoluogo il mercato è in netta crescita, c’è grande interesse in una città che ha avuto problemi legati alla vicenda del Monte dei Paschi e che si sta riassestando dopo un periodo particolare, con la riqualificazione del tessuto urbano ed anche del polo universitario. Sul mercato c’è quindi un grande fermento ma una carenza del punto di vista degli oggetti in vendita. Poiché la clientela è matura, sa quel che vuole, e sostanzialmente c’è più domanda rispetto all’offerta di qualità”.

    “Siena sta attraversando una fase di cambiamento – prosegue Simone Signorini – poiché a febbraio entrerà ufficialmente in adozione il nuovo piano operativo che dopo molto tempo permetterà di rendere operative nuove aree edificabili, per un totale di qualche centinaio di appartamenti che saranno piano piano iniettati sul mercato. La città è di fatto divisa tra la parte interna alle mura e quella esterna. La prima, in particolare, è di interesse per gli amatori legati alla vita di contrada e agli investitori, soprattutto contestualmente agli affitti turistici che sono in grande espansione con rese importanti. Mentre nella porzione di città limitrofa ma esterna al centro storico, attualmente, l’usato ha prezzi molto alti che oscillano tra 2mila e i 3mila euro al metro quadro. Ma con l’entrata in vigore del nuovo piano operativo il mercato dell’usato vedrà sicuramente un abbassamento dei prezzi. Per quanto riguarda il nuovo, invece, ci sono pochi operatori in mercato davvero interessante e che offre grandi prospettive. Per questo anche noi stiamo cercando partner per sviluppare il nostro business in sinergia".

    “Infine la provincia – conclude Simone Signorini – che possiamo suddividere tra l’area sud fino all’Amiata e l’area nord fino a Poggibonsi. Nel primo caso il mercato è molto basso e meno ricco, si tratta di un territorio con poco appeal e superata la frazione di Isola d’Arbia le compravendite hanno davvero una attività esclusivamente locale e c’è poco movimento. Discorso diverso per l’area “d’oro” di Montalcino e della Val d’Orcia che rappresentano mercati molto interessanti e ricchi perché legati al turismo e all’enogastronomia. A nord di Siena, invece, ci sono tre realtà principali. Monteriggioni, il cui mercato è commercialmente collegato a quello del capoluogo e che purtroppo è un Comune territorialmente molto esteso ma con una macchina amministrativa piccola che ha come effetto collaterale pratiche farraginose e tempi biblici. C’è poi Colle Val d’Elsa, dove l’amministrazione da sempre attua una politica strana con tantissime nuove costruzioni rispetto alla domanda effettiva, con una conseguente inflazione del mercato. Infine Poggibonsi, dove le compravendite hanno avuto grandi problemi legati alla crisi delle industrie, un vero crollo arrivato sino ad -50%, il mercato però adesso sta ripartendo grazie al nuovo piano operativo e saranno immesse sul mercato nuove opportunità interessanti da guardare con attenzione”.

     

    Autore: Scriba Press
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